giovedì 25 maggio 2023

25 maggio 2023

Sto andando avanti con il mio percorso. Lentamente, ma lo sto facendo. Durante alcuni giorni non ho letto i libri e neppure disegnato. Un po' me ne vergogno, mi ero ripromessa di essere costante, ma non voglio neppure cadere in un vuoto perfezionismo che farebbe svanire tutto l'entusiasmo che invece voglio provare quando disegno e dipingo. Non voglio diventi un automatismo, uno sterile mettermi lì con la matita in mano e basta. Credo che l'emozione sia parte del gioco, altrimenti che senso ha?
Dunque, sto andando avanti, dicevo. Con The path of drawing sono arrivata Ala parte in cui si parla dei disegni geometrici tipici dell'arte islamica e ne sono rimasta profondamente affascinata. Non lo sapevo, ma a quanto pare questi motivi geometrici non sono soltanto incredibilmente belli, sono anche legati profondamente alla fede religiosa, sono considerati una manifestazione dell'ordine di Dio. Pur non essendo io credente, né sono rimasta molto colpita. Quindi mi sono buttata con entusiasmo e ho cominciato a studiare vari motivi. Non sono molto soddisfatta di ciò che creo io da sola, al momento copio ciò che vedo, ma spero di riuscire a diventare abbastanza brava da farmi guidare dalla mia fantasia nella creazione di motivi particolari e belli.
Per quanto riguarda la guida di Edgar Whitney, ho quasi finito il capitolo sugli strumenti. Mi è rimasto impresso un suggerimento che fa sulle spatole: dice che sono strumenti molto utili ma da usare solo una volta che si è stesa la seconda velature, perché se usata nella prima rende il tutto un po' monotono. Oggi ho letto di tutti quegli oggetti che lui usa per dipingere anche se non sono esattamente "artistici": spugne, carta da cucina, solette da scarpe, ecc... Ha detto che a volte ha anche sputato letteralmente sul dipinto, per riuscire a rendere un certo effetto. Ecco, devo ammettere che mi ha un po' disturbata, forse perché ho ancora un'idea molto naif dell'arte e della pittura. Sicuramente con il tempo arriverò anche io ad utilizzare gli strumenti più disparati e curiosi, adesso mi limito ai pennelli e, a volte, alle dita :)
Sono andata avanti anche con La via dell'artista, che mi aiuta tanto per fare un lavoro introspettivo. Lo sto seguendo pedissequamente e, pur avendolo già utilizzato in passato, non avevo mai avuto dei risultati così buoni prima d'ora. Forse perché sto riuscendo a fare gli esercizi senza aspettative e in modo più autentico. Ho notato, infatti, che a volte tendo a "sforzarmi" a dare risposte più socialmente accettabili, invece di risposte davvero mie. Ultimamente, però, sto cambiando, perciò sto avendo degli ottimi risultati. Spero di riuscire a continuare così :) 

lunedì 8 maggio 2023

8 maggio 2023

Queste ultime settimane sono state davvero critiche: i miei genitori sono finiti entrambi in ospedale, per due motivi diversi e a distanza di una settimana l'uno dall'altra, ma questo ha gettato la nostra famiglia nel caos. In più, nel mezzo di tutto questo, si è anche rotta la lavatrice. Oggi è il primo giorno in cui sono riuscita finalmente a riprendere i miei due libri in mano. Ieri ho anche fatto un piccolo schizzo sul mio blocchetto, un ritratto in piccolo. Poca roba, ma meglio di niente. Fatico molto a non giudicarmi per il fatto di non stare riuscendo ad andare avanti nel mio proposito, a non stare disegnando e dipingendo tutti i giorni come mi ero ripromessa. D'altrocanto, in una situazione come quella che ci è capitata nelle ultime due settimane ho fatto fatica perfino a riuscire a farmi una doccia, perché c'era sempre qualcosa di urgente da fare, figurarsi prendere una matita in mano e mettermi a disegnare! Quello sì che sarebbe stato un vero lusso. Ma ora che la situazione sembra stia tornando alla normalità (ma cerco di non dirlo troppo forte, perché la sfiga non solo ci sente benissimo, ma ha anche una vista eccezionale), vorrei tornare a dedicarmi almeno una mezz'oretta per disegnare. È una coccola, un lusso, appunto. E forse sta proprio lì il problema: non la considero un'azione normale, che fa parte del mio quotidiano tanto quanto il mangiare, il lavarmi i denti, ecc... La considero ancora speciale, e perciò riservata a momenti di pace, di quiete. Ma quanta pace e quiete posso aspettarmi in futuro? I miei genitori non andranno certo a ringiovanire. Inoltre, le loro problematiche di salute sono molto serie, alcune croniche.
Non ricordo dove l'avevo sentito o letto, ma ricordo un pensiero che ora mi può essere molto utile: bisogna imparare a riposarsi continuando ad andare, a muoversi. In altre parole, non posso aspettarmi che la vita non mi riservi altre sorprese spiacevoli e non voglio che capiti di nuovo come ora, con il disegno che passa in secondo, in terzo, in quarto piano. Diventa la cosa più facilmente sacrificabile. Ecco, questo è esattamente ciò che voglio evitare. Perciò ora ne approfitterò per disegnare un pochino.
A presto!